La comunicazione verbale, sia orale che scritta, è la principale forma di relazione umana. Senza nulla togliere alle altre forme di comunicazione (visiva, sonora, tattile), per relazionarci con gli altri utilizziamo soprattutto la lingua, e la lingua è spesso disonesta; e oggigiorno lo è soprattutto in due ambiti, quello politico e quello economico. Sia la democrazia, che in origine prevedeva la libertà di scelta da parte del popolo della propria classe dirigente, sia l’economia capitalista, fondata sulla libera scelta dei prodotti, oggi si basano sulla maggiore limitazione possibile di tali libertà. Propaganda politica e pubblicità commerciali, utilizzando le strategie linguistiche implicite proprie della persuasione, arrivano di fatto a manipolarci e a limitare la nostra capacità critica e conseguentemente la libertà di scelta, senza che ce ne rendiamo conto.
In questo saggio Lombardi Vallauri si occupa del tema della persuasione e della manipolazione, analizzandone i processi, gli espedienti linguistici comunemente utilizzati da propaganda e pubblicità, e i relativi meccanismi cognitivi che attivano nel destinatario, per spingerlo, senza che se ne avveda (e quindi si fatto soffocando la sua libertà di scelta) verso uno specifico partito o uno specifico prodotto.
La parte teorica di tale studio è illustrata con uno stile chiaro e lineare ed è supportata da numerosi esempi pratici, sia attuali che del secolo scorso, che rendono la lettura piacevole e interessante, perché mette in luce quanto sia facile di fatto “far attecchire” anche le fake news. Ma quest’opera è soprattutto utile, in quanto generando la consapevolezza dell’esistenza e del massiccio utilizzo delle strategie manipolative da parte dei politici e delle aziende, può fungere da campanello d’allarme per riattivare il nostro spirito critico e riappropriarci della nostra libertà di scelta.
Edoardo Lombardi Vallauri – La lingua disonesta. Contenuti impliciti e strategie di persuasione – Ed. Il Mulino